L’evoluzione del nostro modello nella rendicontazione integrata: il “Social Hub”

Successivamente, dopo aver sperimentato con successo questo modello di mappatura degli Stakeholder sull’azienda farmaceutica leader in Italia nel settore delle medicine di origine biologico-naturale – gli esperti con i quali collaboriamo si sono posti un’ulteriore domanda: se la posizione più appetibile è – come abbiamo sottolineato – quella delle interconnessioni forti, non è anacronistico un sistema di reportistica confezionato esclusivamente dall’azienda, flusso unilaterale di informazioni, non sottoposto a controlli esterni, se non – nel migliore dei casi – a una mera “conferma di congruità formale” da parte di qualche società di certificazione? 

Come denunciamo spesso, i classici bilanci sociali sono spesso documenti agiografici, redatti dalle aziende alla fine dell’anno, più volte di quante si pensi oggetto di “lifting”, e riportanti sempre solo pluspoint e quasi mai criticità. Un sistema obsoleto, non trasparente, non condiviso con quegli stessi stakeholder che predichiamo sempre essere – a parole – “fondamentali” per il buon fine della missione stessa dell’Organizzazione.

Nasce così il “Social Hub”: una piattaforma web sperimentale frutto di un processo di condivisione dei contenuti con i vari pubblici aziendali, che collaborano attivamente per l’intera fase di redazione del documento di rendicontazione dell’Organizzazione, “emendando” periodicamente il testo stesso del bilancio; ogni stakeholder può interagire direttamente con la piattaforma, modificando i dati quali-quantitativi del bilancio relativi al proprio rapporto di collaborazione/partnership/sponsorship con l’organizzazione, “costruendo” con essa il Bilancio integrato.

L’Organizzazione e i suoi stakeholder dispongono quindi di una rendicontazione agile, facilmente accessibile, chiara e trasparente; solo online, perchè non percepiamo più – da alcuni anni – alcun valore aggiunto dalla stampa di un supporto cartaceo. Inoltre, lo strumento si rivela un prezioso strumento per permettere all’azienda di individuare precocemente segnali deboli di crisi e sacche di inefficenza.

Il bilancio integrato così concepito – frutto di svariati anni di lavoro per l’adattamento del modello teorico che l’ha ispirato – è stato dotato di un “cruscotto di indicatori” di oltre 60 tabelle – con relativa parte testuale – i cui dati sono aggiornati man mano durante l’anno direttamente dai vari reparti aziendali, senza alcuna “mediazione” da parte degli azionisti. 

Si tratta del primo esperimento al mondo di bilancio integrato online 365 giorni all’anno. Questo progetto di condivisione e di totale disintermediazione tra l’organizzazione e i suoi pubblici, permette ai cittadini di accedere durante tutto l’anno ai dati grezzi e non “trattati” o commentati dall’organizzazione, per farsi una propria personale idea dell’andamento delle attività societarie. 

Questo modello, già collaudato in Italia, rappresenta un viaggio affascinante, oltre una nuova frontiera della sostenibilità e della rendicontazione trasparente, consci del fatto che non sempre “nuovo” è sinonimo di “pericoloso”, dal momento che i nuovi scenari della comunicazione vanno necessariamente governati. Nel contempo, è quasi una “provocazione”, per le aziende decise a aprire i propri cancelli sulla base di principi di autenticità e trasparenza, e a sfidare il domani con ottimismo e senza paura.